La Prima Cosa Bella
Tutto ha inizio in una calda estate livornese del 1971.
Anna (interpretata da Micaela Ramazzotti, poi, in età adulta, da Stefania Sandrelli) viene eletta la mamma più bella fra le signore presenti. Se la sua bambina è entusiasta ed orgogliosa di lei, la sorella zitella sbuffa invidiosa, mentre marito e figlio maschio la guardano rosi dalla gelosia.
Sarà proprio la gelosia del marito a distruggere la famiglia. Caccerà di casa la bella moglie e i figli, che, nel cuore della notte, senza un posto dove stare, senza niente, per non sprofondare nell'angoscia, non potranno far altro che mettersi a cantare.
La prima cosa bella, che ho avuto dalla vita, è il tuo sorriso giovane...sei tuuuuuu!
La povera Anna, con bambini a carico, dovrà inventarsi mille modi per sopravvivere, farà molti sbagli, ma resterà sempre una donna dolce e allegra.
E' la storia di una famiglia. Con alti e bassi, incomprensioni e riappacificazioni.
Qualcuno sostiene che sia un'autobiografia camuffata del regista Paolo Virzì. L'impressione è quella, la trama è molto realistica.
Ma il regista smentisce: ""La prima cosa bella" un film autobiografico? Non proprio. Certo ho pescato nel vissuto e sono ritornato nella mia Livorno per girarlo, ma solo per il desiderio di far pace con la vita in un momento in cui in questo Paese ci si sente come in esilio, per lo strano desiderio di ritrovare una patria che non avverto più".
Buonissimo il cast: Valerio Mastandrea, Micaela Ramazzotti, Stefania Sandrelli, Claudia Pandolfi, Marco Messeri.
Vi avverto, il film lascia un po' di malinconia. Specialmente se siete di sesso femminile.
Una donna "all'antica", rischia di vedersi rubare l'uomo da un'altra più "moderna".
Una donna "moderna", rischia di essere picchiata e cacciata dal marito geloso, perché sicuramente troppa gente inventerà chiacchiere sul suo conto.
Una mamma all'antica è pesante.
Una mamma moderna è stressante.
Possibile che se c'è un problema in famiglia è sempre e solo colpa della moglie-mamma?!
Farsi un bell'esamino di coscienza mariti e figli mai, eh?
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