16 marzo 2010

La mia casa è piena di specchi

Nel 2004, Maria Scicolone, dopo diversi libri di cucina, pubblica un libro autobiografico dove racconta e celebra sua madre.
Appena la sorella maggiore, Sofia Loren, legge il libro, desidera farne un film.
Ed ecco il risultato dell’unione di due sorelle: una mini-fiction per Raiuno, “La mia casa è piena di specchi”.



Tecnicamente ha molte imperfezioni, nell'era del 3D, vedere certi montaggi caserecci è vergognoso! Con quegli sfondi statici da cartolina! Riconoscibilissime anche le controfigure della Loren.

Il cast funziona, ma fino a un certo punto.
Margaret Madè è bellissima, rispetto alla vera Sofia, le mancano parecchi centimetri sui fianchi e sul seno, però ha un sorriso luminoso e uno sguardo, superbo e timido allo stesso tempo, che ricordano la Loren...con un po' di immaginazione!
Gilda Lapardhaja è una Maria Scicolone dotata di una dolcezza che ammetto di non aver mai notato prima. Ho sempre visto Maria Scicolone come una miracolata dalla fortuna di Sofia, ma, a quanto pare, ha avuto anche lei i suoi bei guai!
Enzo Decaro, ha l'odioso ruolo del padre irresponsabile, non male.
Sofia Loren interpreta sua madre, è un bel modo per renderle omaggio, ma sembra anche un'autopunizione per non esserle stata abbastanza vicina.
Deve essere strano rivivere la propria vita da un’altra prospettiva. Proporsi in questo ruolo è stato un bell’azzardo, a 76 anni spacciarsi per una ventenne aspirante sosia di Greta Garbo, poi per una madre trentenne, quarantenne...va bene che è in forma, ma non esageriamo!




L'unico motivo, per cui ha senso guardare questa fiction, è scoprire lati inediti della vita delle sorelle Scicolone.


La Trama:

Romilda è una bellissima donna, assomiglia a Greta Garbo, e come sua sosia vince un'importante audizione a Los Angeles. Ma la madre le strappa il contratto e la costringe a restare a Pozzuoli.

Segue un periodo di depressione, che riesce a superare grazie alla musica. I genitori le permettono di andare a lezioni di piano, e, sfruttando i suoi studi, inizia a guadagnare suonando in un locale. Così conosce Riccardo Scicolone.

La storia d’amore con Riccardo porta alla nascita di due bambine, Sofia e Maria. Ma Riccardo si rifiuta di sposare Romilda e non vuole riconoscere Maria.
Romilda è costretta a tornare dai genitori.

Una decina di anni dopo, Riccardo chiama Romilda, lei spera che lui voglia sposarla, riconoscere la secondogenita…ma la realtà è un’altra: Riccardo si è sposato.

Romilda cerca allora il riscatto delle sue ambizioni frustrate e dell'amore finito male, puntando su Sofia, diventata una sedicenne bellissima.

Madre e figlia partono alla volta di Roma, con furbizia, intuito e fortuna, dopo provini su provini, per Sofia Loren arriva la grande occasione con l’incontro con Carlo Ponti, famosissimo produttore cinematografico.
Lui è sposato, ma tra i due nasce subito un’importante storia d’amore che durerà per tutta la vita.

Con il supporto di Ponti, Sofia si stacca da sua madre, viaggia, frequenta personaggi noti, l’America diventa la sua seconda patria. Diventa una diva del cinema.
La madre, deve accontentarsi di telefonate, messaggi, ed assegni mensili con cui la figlia le permette una vita agiata a Roma.

Romilda, che tanto aveva sognato Hollywood, non ci andrà mai. Ponti la considera troppo invadente e la tiene a distanza. Maria, invece, parte per far compagnia a Sofia e conosce Frank Sinatra. "The Voice" le propone di incidere un duetto insieme, ma donna Romilda costringe la figlia a tornare a casa così come la ragazza le aveva promesso alla sua partenza.

Riccardo Scicolone, schiacciato dai debiti, chiede aiuto a Romilda. D'accordo con Sofia, Romilda accetta di aiutare Riccardo, ma ad una condizione, deve riconoscere come sua figlia anche Maria.

La ventenne Maria, si impone al volere materno, prende la terza media ed aspira a continuare i suoi studi.

I rapporti tra Romilda e Riccardo sono più sereni, lui ha lasciato la moglie e questo riaccende ogni speranza nella donna. Tutto finisce per sempre tra i due quando Romilda scopre che lui ha un'altra, tale Elga, e frequenta lei solo per poter godere dei guadagni della Loren.

Maria incontra Romano Mussolini, pianista figlio del Duce.
Un colpo di fulmine, una storia magica e romantica, ma...in viaggio di nozze lui la lascia sola per correre dall’amante. Una donna che lui conosceva prima di Maria e a cui non sa rinunciare...perché non se l’è sposata?!
Romilda li scopre insieme e ne approfitta per ricattare il genero. Se non vuole che Maria sappia del suo tradimento, i novelli sposi devono andare a vivere a casa sua.
Ma la verità viene a galla, Maria scopre il tradimento, l’accordo della madre, e decide di andar a vivere da sola, ben disposta a lavorare per avere la sua indipendenza.

In seguito, Maria, molto dolce e generosa, perdona la madre ed anche il marito. Maria e Romano provano a portare avanti un matrimonio non certo iniziato nel migliore dei modi.

Quando Sofia Loren vince l'Oscar per la Ciociara, Maria scopre di aspettare il suo primo figlio, anzi figlia, - che noi conosceremo molto bene - , Alessandra Mussolini.

Le figlie sono felici e sistemate, Romilda decide di tornare a Pozzuoli.

Non è il ritorno sereno di una donna che ha realizzato se stessa e adesso si concede una vita di relax da pensionata, è una donna a cui niente e nessuno ha cancellato il rammarico di non essere andata a Los Angeles come sosia di Greta Garbo. Avrebbe voluto essere al posto di sua figlia Sofia, vivere un sogno di riflesso non è abbastanza gratificante quanto viverlo di persona.

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