06 agosto 2012

Monsieur Verdoux

Mentre guardavo "Monsieur Verdoux" mi è venuto in mente un altro film.
"Totò e le donne" (1952) di Steno e Monicelli, scritto con Age e Scarpelli.
Film molto più divertente, pungente ed efficace di "Maschi contro femmine".
Nel film, Totò ha accumulato un tale odio veso le donne che tifa spudoratamente per tutti gli assassini del gentil sesso, addirittura ha eletto a suo protettore Henri Désiré Landru a cui accende una candela votiva ogni sera.


Landru è stato un serial killer francese. Ha ucciso 10 donne e il figlio adolescente di una delle vittime tra il 1914 e il 1918. Le adescava con un annuncio su un giornale. Diceva di essere vedovo, benestante e di cercare una nuova moglie. Dopo il matrimonio e aver messo le mani sul patrimonio delle donne, le uccideva e le bruciava nel forno. Nonostante abbia compiuto queste azioni in una villa isolata, il fumo e l'odore nauseante non passarono inosservati ai vicini. L'arresto fu possibile grazie alla sorella di una delle vittime. La prova decisiva l'agenda in cui Landru aveva segnato i nomi delle vittime. L'assassino venne condannato alla ghigliottina il 25 Febbraio del 1922.

Orson Welles colpito da questa storia (come molti! Se ne parlò moltissimo all'epoca e negli anni seguenti) decise di realizzarne un film con Charlie Chaplin.
A Chaplin piaceva il soggetto, per la prima volta avrebbe interpretato un personaggio negativo. Però non amava essere diretto da altri, quindi comprò i diritti da Welles e girò da sè "Monsieur Verdoux".

La trama rispecchia la vita di Landru che vi ho accennato prima.
Chaplin tenta di rendere più simpatico il suo killer francese raccontandocelo come un uomo buono portato alla disperazione della crisi e dal suo licenziamento in tronco dopo 30 anni di lavoro. Con un figlio e una moglie invalida, per sopravvivere ha iniziato a uccidere.

Chaplin dà un'ulteriore giustificazione al personaggio. Confronta i delitti del singolo con gli scempi della guerra....e ancora una volta, Chaplin smaschera l'ipocrisia umana.

- Verdoux, dovete ametterlo, non rende il delitto!
- No, cioè, non quello al dettaglio.
- Che vorreste dire?
- Per avere successo in qualsiasi cosa bisogna essere organizzati.
- Non vorrete lasciare la vita con questa cinica affermazione?
- Fare l'idealista in questi frangenti sarebbe esagerato, non vi pare?

- Sentite Verdoux, vi sono stato amico per tutto il processo, datemi uno spunto che contenga una morale. Voi, il tragico campione di una vita di delitto.
- Non mi pare di dovermi considerare un campione in tempi come questi.
- Voi lo siete di certo in fatto di ammazzamenti.
- Quelli erano affari.
- Beh, gli altri non fanno affari in quel modo.
- Eppure è quella la base di molti grossi affari. Guerre, conflitti, tutti affari. Un omicidio è delinquenza, un milione è eroismo. Il numero legalizza.

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