06 luglio 2022

Elvis

 

Baz Luhrmann è uno dei miei registi preferiti. Vi ricordo "Romeo&Juliet", "Moulin Rouge", "Australia", "Il grande Gatsby". Adoro le storie che sceglie di raccontare e soprattutto il modo in cui lo fa. Dona ai suoi film un'estetica dirompente, che ti trasporta subito in un'altra realtà. I suoi film diventano sogni che ti fanno dimenticare di tutto il resto.

Tanto che Austin Butler, che sembrava poco convincente nei trailer e nelle foto, nel film diventa Elvis. Non fai più caso a se e quanto assomiglia al vero Re del rock, è lui, punto. Si è totalmente immersi e coinvolti nella narrazione, affidata al misterioso Colonnello (Tom Hanks), manager di Elvis.

Cose che non sapevo di Elvis e ho appreso guardando il film: aveva un gemello (morto prematuramente). La sua canzone che più amo (Hound dog) ha dato il via al suo successo, ma lo ha messo anche nei guai. Più che il cantante voleva fare l'attore drammatico! Voleva essere come James Dean. Restare a Las Vegas, per così tanti anni, non è stata una sua scelta. È stato sfruttato molto più di quel che si possa immaginare.

E per reggere il successo, i concerti, i tour e pressioni di ogni tipo, comprese vere e false minacce di morte, ha iniziato a usare sempre più e in dosi assolutamente sconsigliate dei farmaci che hanno compromesso la sua salute. Già lo stress uccide, se poi lo alimentiamo con abbuffate, alcool e droghe, il corpo non potrà durare a lungo.

Dispiace, triste pensare a come un artista così libero sul palco, fosse imprigionato nella realtà.

Curioso che venga citato il film "A star is a born" (Elvis avrebbe potuto recitare accanto a Barbra Streisand!), è la frase che ho avuto in testa per tutto il tempo. Austin Butler potrebbe avere una grande carriera! Oltre a essere bellissimo, ha una voce molto sexy. Se non mi credete, andate a cercare le sue interviste...  😉

Ecco altre bellissime locandine del film.



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