27 gennaio 2010

Io, loro e Lara


Non mi va di iniziare questo post con frasi del tipo "Dopo tanto tempo Verdone torna a dare il meglio di sé", "Verdone abbandona i personaggi grotteschi", ecc...
Le ho lette in altre recensioni, e non le ho trovate corrette.

Carlo Verdone ha abbandonato da anni i suoi "personaggi grotteschi", li ripropone di tanto in tanto perché sa che divertono il pubblico. Persino in "Io, loro e Lara" trova l'occasione per accennare il bullo coatto.

In questo film non dà il meglio di sé, però mi è piaciuto.
In sala c'era un bambino che si sbellicava dalle risate, ed ha espresso chiaramente alla madre il suo giudizio: "Non pensavo fosse così divertente!". Per lui, il voto a questo film sarà sicuramente un 10.
Ed anche gli altri, giovani-adulti, si sono lasciati andare in fragorose risate ogni volte che il povero Don Carlo piombava nel disagio assoluto e palesava il suo stato d'animo con quel faccione disarmante. Forse loro gli darebbero un 7...7 e mezzo?
Il massimo della comicità, è la scena del pranzo.
Anche se la battuta memorabile del film resta quella che sentiamo nel trailer:
"Io vi ho lasciato nel vostro villaggio che eravate educate, perbene... Adesso vi ritrovo senza pudore, senza ritegno e pure senza mutande!"


Don Carlo (Carlo Verdone) torna dalla sua famiglia dopo 12 anni trascorsi in missione in Africa.
L'idea era quella di staccare la spina, sfogarsi con i suoi e magari riuscire a recuperare la fede. Ma non c'è nessuno disposto ad ascoltarlo. Appena varcata la soglia di casa, viene immediatamente assalito dai problemi dei suoi parenti.
Il guaio più grosso, a detta dei suoi fratelli, è che il padre si è risposato con la badante, Olga. La nuova moglie fra regali e viaggi gli sta prosciugando il conto in banca, e quindi sta dissolvendo la futura eredità dei fratelli.

Ignorano che Olga ha una figlia, la fascinosa Lara (Laura Chiatti). L'eredità è sempre più a rischio...

Eppure, dopo una serie di vicissitudini, sebbene i vizi e i difetti di ciascuno permangono, la famiglia Mascolo compie un enorme passo avanti accettando Lara in famiglia.


Oltre ai protagonisti, Carlo Verdone e Laura Chiatti, va una nota di merito ad Angela Finocchiaro, capace di far ridere con un solo sguardo.

Prima dell'uscita di questo film e anche dopo, è stata molto discussa la figura del prete messa in scena da Carlo Verdone. E' un uomo normale. Normalissimo. E allora?! Non mi sembra che i preti andiamo a prenderli sulla Luna, sono esseri umani come noi e con i loro limiti! A volte da loro ci si aspetta davvero troppo.
Don Carlo è la figura ecclesiale più realistica che Verdone abbia mai fatto.
I preti che vivono in missione sono uomini pratici, non sono supereroi, ma si impegnano, spesso improvvisandosi "tuttofare", non sono come altri la cui unica preoccupazione è tenere lindo e pinto l'abito talare! Ci sono preti e preti. Perciò non mi stupisce questo senso di concretezza che ha Don Carlo, unito ad un buonismo che, oggigiorno, solo la fede ti dà la forza di avere.

"Io, loro e Lara" è un film semplice, divertente...alla Carlo Verdone.
Il tema su cui vi invita a riflettere è questo:
In Italia funziona tutto, il gas, l'acqua, la luce, telefoni, fax, internet, ecc.. L'unica cosa che non funziona, sono i rapporti umani.

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