Il Pap'occhio
Renzo Arbore ospite a “Che tempo che fa”, comunica che è disponibile in dvd il suo film, opera prima, “Il Pap’occhio”.
Immagino abbiano lavorato molto per restaurare questo film!
Girato con pochissimi mezzi, economici e tecnici, rispetto alla qualità visiva a cui siamo abituati oggi, lascia molto a desiderare. Per non parlare del montaggio!
Eppure, questo filmettino fece tremare il Vaticano, che ne impose il ritiro dalle sale cinematografiche dopo appena tre settimane dall’esordio.
Onestamente, questa commedia è acqua fresca rispetto alle recentissime accuse di pedofilia che infangano la Chiesa!
Nel film ritroviamo un Papa sportivo e moderno, pronto a fondare un canale televisivo per riavvicinare i giovani alla Chiesa.
Osservando la tv, resta colpito da Renzo Arbore, e ordinala al Cardinale Richelieu (riferimento scherzoso più al personaggio dei “Tre Moschettieri” che al Richelieu personaggio storico) di mandare un compaesano dello showman per convincerlo a far parte del palinsesto della tv del Papa.
Don Gabriele (Diego Abatantuono), compaesano di Arbore, riesce nel suo intento promettendo la salvezza dell’anima per Arbore e tutti i suoi collaboratori.
Arbore riunisce tutto il cast de “L’Altra Domenica” (vero programma televisivo trasmesso su Rai2, dal ’76 al ‘79), in una improbabile cena…
Trovato l’accordo per il progetto, si recano tutti al Vaticano…che assomiglia tantissimo alla Reggia di Caserta! Ebbene sì, come potevano sperare di entrare in Vaticano?! Le riprese sono state effettuate nella Reggia.
Arbore inizia a lavorare al suo programma, osserviamo una serie di provini assurdi:
- La parodia alle canzoni strappalacrime tanto di moda all’epoca, come “Torna a casa mamma” di Memo Remigi;
- Il cantante funebre;
- Un cameo di Mariangela Melato (allora fidanzata di Arbore);
- Il coro a bocca chiusa di Napoli esegue “Nel blu dipinto di blu”;
Ed altri, tanti altri, in stile “La Corrida”! Comprese le performance delle Sorelle Bandiera!
Intanto Roberto Benigni gironzola per il Vaticano creando gag divertenti e finendo a restaurare la Cappella Sistina, dove si confronta con il “Giudizio Universale”.
Questo suo riflette sulla religione lo fa diventare un comunista pentito e il cardinale Richelieu (Graziano Giusti), che non ha mai potuto sopportare questa idea della tv, spera che Benigni possa dargli le prove per cacciare Arbore, gli offre 30 gettoni del telefono per chiamarlo.
Riuscirà Benigni a tradire Arbore?
Cosa accadrà nel Giardino dei Jazzemani? (Altro riferimento biblico al Giardino/Orto dei Getsemani)
Commedia divertente e per nulla blasfema, il ritrattato di Wojtyła è accentuato, come è giusto che lo sia nella satira, ma insiste su quelle che sono state le sue doti migliori, di tutte le caricature questa mi sembra davvero la più affettuosa. Bella interpretazione di Manfred Freyberger, che purtroppo morì di cancro poco dopo le riprese.
Va ricordato che, dopo la censura del 1980, nel 1998 il film fu riproposto con un nuovo montaggio, ridotto a 98min: furono tagliate tutte le scene con il Papa! Per fortuna sono state recuperate!
Comparsa d’eccellenza Martin Scorsese, nel ruolo del regista televisivo. Partecipò al film solo per amore della allora neo-mogliettina Isabella Rossellini (figlia di Ingrid Bergman e Roberto Rossellini).
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