06 novembre 2012

Il secondo tragico Fantozzi

Capi con titolo nobiliare e lunghi nomi altisonati.
Modesti impiegati che si scannano tra loro per compiacere i superiori e sopravvivere alla meno peggio.
In questo mondo crudele fatto di padroni e servi moderni, Fantozzi è un eroe.
Subisce ma resiste.

Persino tra le mura domestiche Fantozzi non trova felicità.
La moglie è racchia, la figlia Mariangela un vero mostro! Più babbuina che bambina.

Se almeno le iniziative per il week-end dell'amico e collega Filini andassero bene una volta tanto...ma niente! Sbagliano sempre equipaggiamento, luogo e tempo.

"Apertura della caccia. Quest'anno, travolto dall'implacabile Filini, sempre assatanato da nuove tragiche iniziative, anche Fantozzi ha deciso di parteciparvi. Abbigliamento di Filini: berrettone Sherlock Holmes con penna alla Robin Hood, poncho argentino di una sua zia ricca, scarpe da tennis con sopra galosce, carte topografiche e trombone da brigante calabrese. Fantozzi: berretto bianco alla marinara di sua figlia Mariangela, giacca penosamente normale stretta in vita da gigantesca cartuccera da mitragliatrice residuato della II Guerra Mondiale, fionda elastica, siero antivipera a tracolla, gabbietta con canarino da richiamo e gatto randagio da riporto subito fuggito durante le operazioni di partenza."

Fantozzi è tragico e comicissimo.
Resterà nella storia, intramontabile come Totò.

L'episodio del cineforum ne "Il secondo tragico Fantozzi" è fantastico!

"Sabato 18, alle ore 20:25, in telecronaca diretta da Wembley, Inghilterra-Italia, valevole per la qualificazione della Coppa del Mondo. Fantozzi aveva un programma formidabile: calze, mutande, vestaglione di flanella, tavolinetto di fronte al televisore, frittatona di cipolle per la quale andava pazzo, familiare di Peroni gelata, tifo indiavolato, rutto libero!"

Suona il telefono! Fantozzi e famiglia per compiacere il potentissimo professor Guidobaldo Maria Riccardelli cultore del cinema d'arte devono raggiungere il cineforum per una visione di un film cecoslovacco con sottotitoli in tedesco.
Il preziosissimo film non è arrivato, tutti sono pronti a correre a casa per guardare la partita, ma Ricciardelli comunica ai dipendenti di preparsi alla (ennesima!) visione de "La corazzata Kotiomkin" di Serghei M. Einstein.

Finito il film, Fantozzi apre il dibattito: "Per me... La Corazzata Kotiomkin... è una cagata pazzesca!"
Per il suo coraggio ben 92 minuti di applausi!

"Per prima cosa distrussero per sempre la maledetta copia personale della maledetta "Corazzata Kotiomkin". Guidobaldo Maria Riccardelli fu costretto per due giorni e due notti consecutive a visionare ininterrottamente a rotazione: "Giovannona Coscialunga", "L'esorciccio" e "La polizia s'incazza". Fino a che, all'alba del terzo giorno, la polizia si incazzò davvero.
Per compensare in parte il professor Riccardelli della perdita irreparabile della sua preziosissima pellicola gli ammutinati furono condannati a una punizione orrenda da girone dantesco. Dovevano far rivivere almeno la sequenza principale del capolavoro distrutto, tutti i sabati pomeriggio, fino all'età pensionabile."


"La corazzata Kotiomkin" è un chiaro riferimento a "La corazzata Potëmkin" di Sergej M. Ejzenštejn. Le immagini che si intravedono non appartengono al film originale, sono scene rigiarate dal regista Luciano Salce. L'urlo di Fantozzi non è tanto per il film, ma contro la ripetitività, la noia, lo snobismo culturale.

Bene, cari amici, per evitare di diventare dei saccenti e odiosi cinefeli come Ricciardelli... in ginocchio sui ceci! Preparatevi a Giovannona e l'Esorciccio!
Dai, vi è andata bene, "La polizia s'incazza" non esiste...

1 COMMENTI:

  1. ...E perché non ho ancora visto Giovannona coscialunga? Penso che quella scena abbia rivoluzionato il cinema italiano.

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