Resto affezionata a "La spada nella roccia" (1963) bellissimo e simpatico film d'animazione della Disney visto e rivisto nella mia infanzia.
Riconosco che "Excalibur" (1981) è il film che racconta meglio la leggenda.
"Il primo cavaliere" (1995) la butta sul romantico con Richard Gere/Lancillotto.
Con "King Arthur" (2004) tentano di storicizzare il mito di Artù e sottolineare la discedenza dai romani.
In "Un'americana alla corte di Re Artù" (1998), si gioca con la fantasia: Whoopi Goldberg viaggia nel tempo e diventa una amica fidata del Re.
Poi c'è il filmtv "Merlino" (1998) con Helena Bonham Carter nei panni di Morgana.
E la recente serie tv "Merlin" iniziata nel 2008 che vede i fan italiani in attesa della quarta serie.
Dimenticavo "Camelot", altra serie tv cancellata dal palinsesto.
Tra film, filmtv, serie tv, cartoni animati... Re Artù, Merlino e la spada nella roccia spuntano di continuo!
Ci sono anche nel film "L'ultima legione".
"L'ultima legione" film tratto dal libro di Valerio Massimo Manfredi spiega l'origine di Excalibur. Per l'ennesima volta. Però in modo completamente diverso.
Excalibur sarebbe stata forgiata per Gaio Giulio Cesare, e solo un suo discendente sarebbe stato degno di impugnarla. Il discendente arriva. Il giovanissimo Romolo Augusto con l'aiuto di Merlino troverà la spada e la porterà in Britannia dove avverrà un'ultima e decisiva battaglia prima di dar vita a un regno di pace.
Il ragazzino, che a stento aveva la forza di reggere la spada, la scaglierà in cielo, un volo di un paio di minuti ed ecco che la spada si conficca perfettamente in una roccia.
Sulla spada era riportata questa incisione: CAI-IVL-CAVES-ENSIS CALIBVRNVS. Ma, infilata nella roccia e logorata dal tempo, rimarranno leggibili solo le lettere E S CALIBVR.
Questo è quanto.
Il film è ben condito con scene d'azione. Nel cast Colin Firth, Ben Kingsley e la bella attrice indiana Aishwarya Rai.
Però non mi convince.
Il personaggio della Rai mi sembra troppo costruito.
E infatti, lo stesso scrittore rivela che non è presente nel libro, ma il produttore Dino De Laurentis aveva già contattato l'attrice e per farla contenta hanno scritto su misura il personaggio di Mira per lei.
Fosse solo questo, mi sembra tutto un po' falso.
E, ancora una volta, Valerio Massimo Manfredi conferma i miei dubbi rivelando che molte scene ambientate in Italia sono state girate all'estero, e quelle dell'estero in Italia. Cosa che avviene di consueto e mi dà fastidio.
Per non parlare dell'abbigliamento dei nostri eroi, terribilmente stereotipato. Il barbaro in pelliccia anche in pieno Agosto.
Lo scrittore è contento che il suo romanzo sia diventato un film...e ci credo!! Però le differenze con il suo testo sono notevoli, nonostante abbia supervisionato i lavori.
La sceneggiatura è stata scritta 23 volte e per tre volte di seguito Manfredi ha dovuto segnare in rosso: pomodoro, girasoli e confessionale. Tre cose inesistenti all'epoca. Meno male che volevano girare un perfetto film storico! Vergogna! Lo sanno anche i bambini che i pomodori sono arrivati con la scoperta dell'America!!
01 giugno 2012
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concordo
RispondiEliminail film è pieno di assurdità: a parte il pomodoro, NON ESISTE che una spada forgiata per Giuliocesare abbia ancora il filo 500 ANNI DOPO e che un gruppo di guerrieri potesse traversare inosservato l'Europa da Capri al VALLO DI ADRIANO (dove alloggiavano: all'Hilton o all'Holiday Inn?)
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