12 gennaio 2011

La Banda dei Babbi Natale

Ieri, prima puntata del serale di “Amici”. Cavolo siamo già alla decima edizione!
Ho dato uno sguardo giusto per sapere come si sarebbe trovata la Maionchi a fianco a Platinette. Difatti le hanno sistemate proprio l’una accanto all’altra. Per il momento la Maionchi è un nuovo elemento che fatica a trovare spazio tra le solite polemiche sulla Celentano e il look esagerato della sua compagna di banco, Platinette. Per esempio, in occasione della decima edizione, sulla cotonatissima parrucca aveva un dieci, che avrei avuto voglia di accendere, mi sembravano candeline su una torta…

Ma non è di Amici che voglio parlare. E nemmeno della Maionchi “traditrice”, ma della Maionchi attrice!

Mara Maionchi ha avuto l'occasione di interpretare la povera suocera di Giovanni in “La Banda dei Babbi Natale”, film che segna la rinascita cinematografica del trio.
Sì, povera, perché viene narcotizza e abbandonata per strada diverse volte, solo perché tenta di difendere la figlia da un marito che non la racconta giusta. Infatti, appena oltre il confine italiano, Giovanni ha un’altra famiglia…e un altro suocero che lo odia a morte!
Molto più fedeli i suoi amici, Giacomo e Aldo.
Dopo 12 anni, Giacomo non riesce ancora a dimenticare la sua defunta moglie.
Aldo, invece, ama la sua convivente (interpretata da sua moglie), ma la sua convivente non sopporta più di mantenerlo!
I tre, così diversi, sono uniti dallo sport, giocano a bocce, sono una squadra, sono i Charlatans. Perfetto, no?

A forza di premesse raccontate davanti al commissario (Angela Finocchiaro), scopriamo tutti questi dettagli e altro ancora sulla loro vita, fino a capire cosa ci facevano appesi a un muro di una palazzina vestiti da Babbo Natale.

Il trio ci piace così, quando ci racconta una storia nuova!

Qualche polemica c'è stata per delle scene in cui vengono maltrattati gli animali (in realtà opportunamente sostituiti con peluche!). Danno un cattivo esempio? Può essere, ma le persone più coscienziose non ridono per il maltrattamento, ma per l’incapacità del veterinario e l’assurdo della situazione, sono scene da cartoni animati. Infatti il pubblico in sala rideva ma bisbigliava anche: “Povero cane!”, “Povero gatto” e “Povero cavallo!”.

Bellissima la colonna sonora, che conta ben 4 brani cantati da Mina. Nel periodo delle feste mi piaceva ascoltare, anche più volte di seguito, “Mele Kalikimaka" di Mina.

Se avete voglia di sentirla anche voi, visitate il sito ufficiale del film!

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