23 dicembre 2015

Dio esiste e vive a Bruxelles

Nascosta in un appartamento a Bruxelles vive una famiglia divina.
Divina, ma da incubo. Padre padrone, violento e con il vizio di bere. Madre svampita, perduta nelle sue tenere fantasie per sopportare un tale consorte. Figli inevitabilmente ribelli.
Il figlio maggiore, JC, è sceso tra gli uomini secoli fa ed è morto per loro, come si racconta ne "Il nuovo testamento".
La piccola Ea, che ha appena dieci anni, seguendo l'esempio dell'amato fratello, vuole provare a cambiare le cose e scrivere "Il nuovo nuovo testamento" ("Le tout nouveau testament" è il titolo originale del film).
Ea scappa di casa e va alla ricerca di nuovi apostoli. Suo fratello JC le ha garantito che all'arrivo del 18esimo apostolo ci sarà un nuovo mondo governato dalla loro madre.
Ovviamente il padre cercherà di fermare la figlia...

Mi aspettavo qualcosa di più. Non l'ho travato né divertente né dissacrante come speravo.
A parte i momenti affidati a Benoît Poelvoorde (Dio nel film).
Anche vedere Catherine Deneuve (sarà una dei nuovi apostoli) che mette su famiglia con un gorilla è una roba molto, molto inquietante! Però mi fa meno senso di quella tizia dello spot delle gomme da masticare che tradisce il suo uomo con un koala!

Il regista Jaco Van Dormael sembra suggerire che l'unica soluzione per un mondo migliore sia lasciar prevalere il femminile, lasciare le donne libere di esprimersi... posso forse non essere d'accordo? Sarebbe controproducente per me dire il contrario! E poi non ho mai avuto dubbi sul fatto che noi donne siamo più sagge di voi uomini! ;P

A parte gli scherzi, "Dio esiste e vive a Bruxelles" credo sia il film più strano e surreale dell'anno.

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