Non so come se la passino in America, guardando i film che in questo mese sono giunti da oltreoceano, trovo curioso che due grandi registi americani abbiano deciso di trattare l'arduo tema della schiavitù dei neri.
Spielberg se ne occupa ripercorrendo la vita di Lincoln, interpretato magistralmente da Daniel Day-Lewis.
Quentin Tarantino denuncia quel brutto pezzo di storia americana e la vendica attraverso il western "Django Unchained".
Inutile dirvi che se cercate serietà, dovete puntare sul biografico "Lincoln" di Spielberg, film maestoso ma per forza di cose pesantino.
Se cercate una storia originale e apprezzate quel gigantone di Quentin, assolutamente "Django Unchained"!
Tutto ha inizio quando un insolito dentista, il Dr King Schultz (Christoph Waltz), libera il nero Django (Jamie Foxx).In realtà, il dentista è un abile cacciatore di taglie. Insegna il mestiere a Django che si mostra da subito molto capace.
I due hanno un rapporto alla pari, del tutto insolito nel sud dell'America dei primi dell'800, dove i neri erano considerati merce dei bianchi.
Django ha un solo grande desiderio: liberare sua moglie. Il Dr Schultz è disposto ad aiutarlo.
Scoprono che la moglie di Django è al servizio dello schiavista Calvin Candie (Leonardo Di Caprio) e...
Tarantino, appassionato di spaghetti-western, finalmente ha realizzato il sogno di un western con la sua firma. Si è concesso anche una breve ed esplosiva apparizione!
Il nome del protagonista è preso dallo spaghetti-western "Django" (1966) di Sergio Corbucci, interpretato da Franco Nero. Per sottolineare l'omaggio al film di Corbucci, Tarantino ha richiesto una speciale partecipazione di Franco Nero.
L'Italia è presente anche grazie alla musica di Ennio Morricone (Quentin lo voleva già per "Bastardi senza gloria"), e alla graziosa voce di Elisa. In "Django Unchained" potete distinguere chiaramente la sua voce in italiano (anche nella versione originale).
Jamie Foxx è un eroe perfetto, Di Caprio mi ha convinto a tratti, Waltz... be', che dire... sta diventando l'attore feticcio di Tarantino!
La storia, la scusa del dentista tedesco, è costruita su Waltz.
Secondo voi, chi avrà suggerito a Tarantino la visione (e l'ascolto!) dell' opera "L'anello del Nibelungo" di Wagner? Solo un viennese come Waltz poteva dargli questo suggerimento. Non sei viennese se non conosci l'opera!
Ed ecco spiegato perchè la moglie di Django, schiava nera dell'800, parla tedesco e si chiama Brunilde (Broomhilda).
La scena più divertente in assoluto? Quella di un gruppo di fanatici del KKK alle prese con cappucci difettati.
21 gennaio 2013
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concordo: l'episodio del KKK è divertentissimo!!!!!
RispondiEliminaDai, mi è sembrata una buona soluzione per far emergere la stupidità del KKK. No? Forse la tira un po' per le lunghe ma è nello stile di Tarantino, dialoghi infiniti e sangue.
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Ocio allo spam!!! Come già scritto altrove, quelli del KKK sono i nuovi (antenati) dei nazisti dell'Illinois. E per fortuna c'è qualcuno che si è accorto di Elisa, finalmente.
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