29 giugno 2011

Somewhere

Cosa penso di "Somewhere"?
5,4,3 stelline? No, 2 palle!
Una noia colossale! Tanto che dopo quattro minuti dall’inizio del film vorresti alzarti, entrare nella pellicola, dare due schiaffi al protagonista e urlargli: “Ma fa qualcosa!! Parla! Innamorati, arrabbiati, trovati un lavoro, cucina, fai una sciarpa all’uncinetto…muoviti! Fa qualcosa!!”.

La vita dell’attore di Hollywood è mille volte più noiosa della nostra. Che soddisfazione!

Va bene, se vogliamo parlare bene di questo film possiamo esaltarne il lato tecnico, l’abilità della regista nel trasmetterci la depressione dell’attore proprio attraverso questa calma e ripetitività malinconica delle scene. Colonna sonora perfetta. Inquadrature d'artista. Sì, un vero gioiellino cinefilo da festival…

Ma chi cerca una storia, una speranza, uno svago, non può che restare deluso dal silenzio, dalla lentezza di un film che è stato esaltato più del dovuto.

C'è una breve scena che ci tocca da vicino. Serata del Telegatto (ormai estinto!) presentato da Simona Ventura e Nino Frassica (coppia inedita) con la partecipazione straordinaria della vamp Valeria Marini.
La Marini è stata doppiata nel canto e quindi non stona. Gravissimo errore! Sofia Coppola avrebbe dovuto tenerla in originale, senza filtri, allora sì, avrebbe fatto emergere la volgarità e la cafoneria della nostra tv aperta a tutti. E la Ventura? Troppo trattenuta! Se non le lasci dire frasi come “Sei simpatico come la sabbia nelle mutande”, "Duri meno di un gatto in tangenziale", "Crederci sempre, arrendersi mai", "A chi tocca non se 'ngrugna", "Capiti come il limone tra le cozze", pillole di saggezza su cui io medito tutti i giorni, è una qualsiasi!
Definirei dignitosa solo la comparsata di Giorgia Surina nei panni di se stessa, alle prese con le classiche interviste sceme, come ne ha dovute fare tante su Mtv, del tipo: "Cosa ti piace dell’italia?" e bla bla bla...

L’unica italiana presa sul serio e reclutata come attrice è Laura Chiatti. Peccato che si intravede, addirittura ghigliottinata per diversi secondi, preziosissimi per una che sogna di mostrare le sue capacità espressive d’attrice e far carriera in America.

Il dvd di "Somewhere" non lo voglio nemmeno in regalo!

5 COMMENTI:

  1. concordo
    è un film soporifero; se lo trasmetteranno in tv consiglio la fascia tra mezzanotte e le due (cruciale per chi soffre di insonnia)
    quanto all'episodio italiano (telegattoecc) lo ha parodiato benissimo Stefano Disegni su CIAK: "papà, che vuol dire GROTTESCO in italiano?" "vuol dire CAZZATA INVERECONDA..."

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  2. Disegni è un grande! I suoi fumetti sono il meglio di Ciak! :)

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  3. Io vado controcorrente rispetto a voi: a me piacque proprio perché la vita di Johnny non poteva essere raccontata diversamente, l'unico modo per far capire quanto fosse diventata banale e piatta la sua vita è girare il film in maniera banale e piatta, credo che lo scopo di Sofia Coppola fosse dire "gente, sveglia, se non cercate stimoli farete la sua stessa fine perché arrivare al successo non significa essere felici".

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  4. Ti capisco Fede e sono d'accordo, però potevano mettere un avviso, che so, intitolarlo "Depression"...lo guardavamo preparati, sapendo già la rottura che ci toccava! ;P

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  5. Ma il titolo indica già la rottura: "Very interesting film? Somewhere (else)" ^_^

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