Grosso modo la storia di Robin Hood, tra film, fiction e cartoni, ce l'avevano sempre raccontata così:
Sir Robert di Locksley torna in patria dopo anni di guerra, scopre che tutti i suoi averi sono stati divorati dalle altissime tasse imposte dal Re Giovanni. Quindi il Sir, in cerca di giustizia, diventa un fuorilegge conosciuto con il nome di Robin Hood. Con gli amici Little John e Fra Tac fonda una brigata il cui scopo è rubare ai ricchi per sfamare i poveri.
Gli scontri con il Re Giovanni diventano sempre più aspri finché Robin Hood decide di attaccare il castello (anche per riprendersi la sua amata Lady Marian!).
Il tutto finisce per il meglio grazie al tempestivo arrivo di Re Riccardo Cuor di Leone. Il vero Re d'Inghilterra, ritornato dalle crociate, ripristina l'ordine: condanna il fratello usurpatore del suo trono, e ridà a Robin Hood il suo titolo, le sue terre e Lady Marian in sposa.
In quest'ultimo film, firmato da Ridley Scott, le cose cambiano.
Il nostro eroe diventa leggenda grazie a una serie di coincidenze incredibili che costruiranno il suo futuro mostrandogli il passato.
Sì, lo so, questa frase suona più enigmatica di un responso della Sibilla....ma non posso mica raccontarvi proprio tutto il film!
Una delle coincidenze: l'incontro con un uomo, che in fin di vita, prega Robin di riportare la sua spada a suo padre in segno d'affetto e rispetto.
Quest'uomo è Sir Robert di Locksley, del quale Robin Hood assume l'identità per tornare più agevolmente in Patria.
Rispettando le ultime volontà dell'uomo, consegna la spada al vecchio padre di costui, che lo prende in simpatia e gli propone di restare. L'uomo è vecchio e stanco, suo figlio non c'è più, se dovesse morire anche lui, Lady Marian, la sposa di suo figlio, perderebbe ogni bene. Chiede a Robin Hood di spacciarsi per suo figlio. Lady Marianne al momento un po' stizzita, finirà per gradire la sostituzione...
Naturalmente scene d'azione a non finire, e, com'è tipico dello stile di Ridley Scott, immagini magnifiche, ricostruzioni realistiche, eppure troppo belle e perfette per essere vere....è il cinema, bellezza!
Ho apprezzato questa inedita Lady Marian grintosa, interpretata da Cate Blanchett, buoni anche gli altri attori e Russell...che dire di lui?
Lo guardavo e pensavo a Bud Spencer.
Non so se avete mai notato, ma a parte i primissimi film dove si muoveva un po' di più, Bud Spencer ha sempre ottenuto il massimo risultato con il minimo sforzo. Perché già così, con quella faccia, con quella mole, ha il suo perché, tanto basta a caratterizzare i suoi personaggi.
In questo film Russell Crowe fa lo stesso, non dà l'impressione di essersi sforzato più di tanto, semplicemente c'era, e il suo sguardo faceva il resto.
La frase del film:
"Ribellarsi e ribellarsi ancora finché gli agnelli diventeranno leoni"
09 giugno 2010
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wow splendida recensione!grazie
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