Carla Bruni a Che Tempo che fa
Stivali dal tacco basso, un semplice pantalone nero, maglietta e giacchetta abbinata.
Gli occhioni blu, un po’ da gatta un po’ da bambina.
Un sorriso perfetto come pochi.
Una voce dolce e tranquilla.
Così è apparsa Carla Bruni a “Che Tempo che fa”, per la massima gioia di Fabio Fazio, che vanta una amicizia decennale con la Bruni. Una che non è solo modella e cantante, ma la première dame di Francia!
Sposa di Nicolas Sarkozy da quasi un anno, ci informa subito che non rimpiange affatto che la sua luna di miele sia durata appena venti minuti, del resto, vedendosi poco con il suo indaffarato marito, ogni momento è vissuto al meglio e la sera non hanno mai molta voglia di parlare. Ah grazie Carla, non potevamo vivere senza sapere questi dettagli!
Poi, si palesa tra le mani di Fazio il vero motivo della visita della première dame: c'è un nuovo album da promuovere. C’era da aspettarselo vista l’anteprima canora.
Di quest'album si è molto discusso negli ultimi mesi. Le canzoni sono state definite audaci, ma la Bruni ammette “ciò che è audace è fare un disco in questa situazione”, mai prima d’ora una first lady aveva osato tanto.
Ma il vezzo d’artista potrebbe anche essere perdonato, visto che il ricavato andrà tutto in beneficenza, Carla si rende conto di essere una donna molto fortuna, di esserlo stata già da sempre.
La canzoni sono state scritte prima e durante la sua storia con Sarkozy, ma l’album è interamente dedicato al marito per il suo sostegno totale.
Curiosità di Fazio: alcune canzoni sono state scritte all'Eliseo?
Nessuna, l'Eliseo è l'ufficio di suo marito, un posto troppo sorvegliato per sentirsi a proprio agio e scrivere una canzone.
Com’è la vita lì?
"Ci sono molti vantaggi, pochi svantaggi. La gente si immagina quando rilascio interviste che deve essere difficile, che c’è pressione, non c’è libertà …non è vero c’è molta libertà, è una vita piena di privilegi, ci sono solo vantaggi, cioè non posso dire che la mia vita è difficile, perché non lo è, per la gente ci sono delle difficoltà reali maggiori che vivere in un palazzo"
Seconda Carla Bruni, infondo, da cantante a première dame quello che cambia è solo il codice linguistico:
"Sto attenta, scherzo un po’ meno, perché non è il giudizio che cambia ma l’impatto. Se dicevo una stupidaggine o una cosa spiritosa prima come cantante non aveva nessuna importanza, invece rappresentando tutto un Paese sto attenta a non dire cose che potrebbero offendere oppure scioccare..." Ecco, brava, diglielo a Berlusconi!
Ma questi politici, riescono davvero a fare qualcosa o no? Perchè riguardo a questo la gente ha molti dubbi...troppi!
"Sono molto colpita da quello che il potere riesce a fare, che però non si sa perché son cose alle radici, perché si fanno alle radici i cambiamenti importanti della società, e sono molto colpita dall’effetto, da quel che la gente immagina del potere... cioè la gente si immagina che il potere è come un GF che li sorveglierebbe in ogni secondo, ma in realtà il potere si occupa di cose reali, che sono la vita delle gente, come deve essere curata educata, sostenuta, libera, il potere non si occupa proprio di sorvegliare...certo la delinquenza, ma a parte quello, c’è un grande...come dire...c’è una grande immaginazione sul potere che mi stupisce sempre perché adesso che lo vedo...non dall’interno, perché io non alcun potere, il potere ce l’ha mio marito, è lui che è stato eletto...quindi, il potere da vicino... vedo che in realtà è molto molto lavoro e poi, certo, è vero che questo lavoro aiuta gli altri …" Insomma, a mio avviso neanche lei sa cos’è il potere! Meno male che lo vede da vicino. Potere, poi...non ho mai pensato ai politici come supereroi!
Ha più potere, o meglio influenza, l'arte o la politica? Carla Bruni su questo non ha dubbi, sono importanti entrambi, non c'è concorrenza perchè agiscono su piani diversi, la politica è praticità mentre l'arte guarda ai sentimenti.
Questa è anche la sostanziale differenza fra lei e suo marito. Lui è un uomo molto pratico, lei più sentimentale.
Secondo "La Point" una rivista francese, Carla Bruni ha la funzione di bilanciamento delle posizioni di destra del marito.
"Certamente le mie posizioni prima di sposare mio marito erano più di sinistra ma io non sono stata mai militante. ... Lui le conosceva e non mi ha mai chiesto di cambiarle. Non le cambierei comunque, è molto più ricca la conversazione così. Lui non mi considera come una persona di sinistra perchè sono molto più complessa. Lui considera che io vedo la parte umana lui quella tecnica».
"Non mi intrometto mai nella vita politica, non gli dico mai il mio parere su un tale ministro, io dico quel che penso come persona"
"La mia definizione di sinistra sarebbe...potere sentirsi toccato dai problemi che uno non ha personalmente, tener conto delle grandi ingiustizie che subiscono gli altri anche se uno non li subisce. Per me essere di sinistra è tener conto dell'ingiustizia altrui senza viverla"
Ora arriviamo al "nervo scoperto", Carla Bruni con il suo viaggio in Brasile ha influito sull'estradizione di Cesare Battisti?
«Sono contenta che tu me lo chieda. Io non ho avuto nessun ruolo. Sono molto sorpresa che i media italiani possano pensare che io abbia avuto un ruolo. Non mi permetterei mai, prima di tutto non ne ho l'ideologia. Non ho mai voluto difendere Cesare Battisti. Non mi viene neanche in mente! E sono contenta di poterlo dire anche alle vittime del terrorismo degli anni di piombo. E poi è molto deplacé (fuori luogo, ndr), come si dice in Francia: mai la moglie del presidente potrebbe andare a parlare al presidente brasiliano per una cosa che neanche c'entra con la Francia. Per me è stata una calunnia».
Chiudiamo in leggerezza, cosa regalerà Carla Bruni a Nicolas Sarkozy per il suo compleanno? "Una antica lettera autografa". Mhà...
Guarda l'intervista a Carla Bruni
e la risposta dell'invidiosa Luciana Littizzetto! ;P
0 COMMENTI:
Posta un commento