04 febbraio 2020

Judy

Non posso dare nulla per scontato, quindi vi chiedo: avete mai visto il film "Il mago di Oz" del 1939? È assolutamente perfetto! Cast, musiche, scenografie... non a caso è considerato un grande classico del cinema mondiale!
Per ottenere un simile risultato tutti hanno dovuto lavorare sodo, e potete ben immaginare quanto potesse essere sotto pressione la giovanissima protagonista, Judy Garland.

Il dramma non era solo dover recitare per diciotto ore al giorno sul set, ma continuare a farlo per il resto della giornata.
Se il pubblico voleva vedere Judy con un fidanzatino, organizzavano un servizio fotografico con un altro giovane attore.
Poteva essere interessante vendere le foto del compleanno di Judy? Ricreavano una festa su un set, tutto finto, ma su i giornali sarebbe sembrato vero.
A Hollywood costruivano divi con la stessa precisione con cui realizzavano i film. I divi diventavano a loro volta degli eterni personaggi costretti a seguire le direttive dei produttori. Invecchiare, ingrassare, ammalarsi, perdere fascino, buttarsi in una relazione non creata a doc, provocare più scandali del dovuto, disobbedire, tentare di rincorrere una vita propria... anche solo una di queste bastava per essere estromessi dal giro che conta.

Così è successo a Judy Garland, la fidanzatina d'America che ha perso punti con troppi mariti e troppi drink, che l'hanno resa depressa e inaffidabile.
Per non parlare delle pillole! Per non mangiare, per non dormire... o per dormire!

Nel film, conosciamo la Garland nel periodo peggiore della sua vita. Mentre sua figlia Liza Minnelli inizia a muovere i primi passi nel cinema, Judy è stata tagliata fuori. Nessuno si fida più a darle una parte a causa delle sue dipendenze. Si arrangia con degli spettacolini che le portano una manciata di dollari. Non può andare avanti in quel modo, per il bene dei suoi due figli più piccoli, decide di partire per Londra, dove l'attendono per una serie di concerti, con i quali spera di ritornare in auge e appianare tutti i suoi debiti.

Il lavoro c'è, non le mancano affezionati ammiratori, arriva persino un nuovo amore, ma tutto questo non basterà a salvarla.

- Tanti si sono innamorati di Dorothy...
- Sì, apprezzavano le sue trecce.
- Io mi sono innamorato del modo in cui curava il suo cane.
- Tipica risposta da inglese!
- Si prenda più cura di se stessa.

Molto triste vedere la caduta di una stella, la distruzione di una vita.

L'interpretazione di Renée Zellweger è da Oscar, ha tutte le caratteristiche per esserlo. Notevole trasformazione fisica, non ha scordato nemmeno un gesto o una movenza per essere il più identica possibile alla Garland. Incredibile anche nel canto. In più, parliamo di un ruolo molto drammatico, deve essere stato pesante conviverci fino alla fine delle riprese del film.
Brava Renée! Meriti un Oscar e poi torna alla commedia, voglio rivederti allegra e felice.


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