Dopo una decina di minuti, l'intervista di Daria Bignardi al Ministro, si scalda:
Bignardi - Dopo la carriera Universitaria a Padova, arriva il primo incarico romano alla fondazione Brandolini...
Brunetta - Noooo ma cosa dice?
Bignardi - Leggo il suo libro a pagina 11!!
Brunetta - Sul libro è scritto BRODOLINI! Il padre dello Statuto dei Lavoratori!
Bignardi - Uffa! Ma sì Brandolini Brodolini...
Brunetta - Cosa sta dicendo?! Cosa dice?!! Cosa dice?!
Bignardi - Ma non sono queste le cose che contano! La cosa che conta...
Brunetta - Posso dire? Lei, in questo momento, ha detto una bestemmia!
Bignardi - Oh Dio! Mi dispiace.
Brunetta - Allora, Giacomo Brodolini..
Bignardi - Ammetto la mia ignoranza.
Brunetta - ...un Ministro del Lavoro, un padre dello Statuto dei Lavoratori, morì di cancro mentre stava facendo approvare una legge fondamentale per i diritti dei lavoratori.
Bignardi - Mi dispiace molto.
Brunetta - E guardi, io ho diretto per venti anni la fondazione dedicata a questo grande italiano, e mi dispiace che proprio una persona sensibile come lei abbia detto " e cosa sarà mai!".
Bignardi - Mi dispiace, la mia era solo una battuta. Massimo rispetto e mi scuso. Non lo conosco, lo ammetto.
Brunetta - Se fosse una mia allieva la boccierei.
Bignardi - Meno male che non lo sono.
Allora, io volevo arrivare a questa scenetta che mi ha molto colpito. Lei scrive, a pagina 11, "la sera ero al mio posto fino a tardi e la mattina cominciavo prestissimo. Non era solo dedizione alla causa, era che dormivo in ufficio, quasi nascosto, tirando giù la branda quando gli altri se ne erano andati.", cioè dormiva lì?
Brunetta - Sì. Perchè non c'erano soldi.
Bignardi - E perchè? Era già un professore...
Brunetta - No,no...io ero già un professore, ero un profesore incaricato, si guadagnava molto poco
Bignardi - Non si poteva permettere una stanza fuori?
Brunetta - Costavano e la fondazione Brodolini non aveva molti soldi da darmi. Si apriva...era un archivio, dietro la mia stanza, c'era un lettino...
Bignardi - Ma sa cosa mi ha colpito? Mi sono immaginata che un dipendente pubblico faccia la stessa cosa, lei non sarebbe contento...
Brunetta - Be' quello non era mica un ente pubblico
Bignardi - Certo, però...
Brunetta - Quello era un ente privato.
Bignardi - Quindi cambia sostanzialmente.
Brunetta - Totalmente.
Bignardi - Allora quando si dice privatizziamo il pubblico così diventa più efficiente...
Brunetta - Io non l'ho mai detto
Bignardi - Quindi lei non è d'accordo con chi vuole privatizzare..
Brunetta -Se lei avesse letto il libro
Bignardi - E dai, però Ministro! Sia tranquillo! Il libro l'ho letto! Le ho anche detto che mi è piaciuto...
Brunetta - Non l'ha letto bene, non l'ha letto bene!
Bignardi - Non faccia il professore con me! Guardi che sono capace anch'io di fare le battutine.
Brunetta - Le facciamo!
Bignardi - No
Brunetta - Non l'ha letto bene, per un semplice motivo...
Bignardi - Allora, devo ammettere che non l'ho imparato a memoria, questo no.
Brunetta - Non voglio mai imparare a memoria!
Bignardi - Anche perchè, poi, non è che sia così avvincente da doverlo imparare a memoria.
(PAM!!! Questa frase pesa come una randellata!)
Ci sono, come le ho detto prima...
Brunetta - Allora, prima di tutto però bisogna leggerlo! Lei non l'ha letto! Lei sa perchè non l'ha letto? Perchè...
Bignardi - Lo sa che lei è antipatico, Ministro?
Brunetta - Come?
Bignardi - Glielo posso dire? E' un po' antipatico.
bravissima Daria Bignardi,ha saputo gestire un'intervista fatta ad un presuntuoso, arrogante e antipatico qual'è il Ministro Brunetta.inoltre la Bignardi ha dimostrato come si fanno le interviste,un giornalista deve fare domande scomode, purtroppo siamo abituati a vedere in televisione dei giornalisti a "servizio" dei potenti.
RispondiEliminaUn giornalista deve fare domande scomode, certo, ma deve anche studiare. Giacomo Brodolini è stato uno dei sindacalisti italiani più importanti; segretario nazionale della FILLEA, vice-segretario della CGIL ai tempi di Di VIttorio, Ministro del Lavoro alla fine degli anni 60, nonché padre dello Statuto dei Lavoratori. Ora una giornalista come la Bignardi, che si occupa di politica e società, dovrebbe sapere chi è Brodolini. E se non lo sa (cosa cmq piuttosto grave) dovrebbe informarsi e chiedere "chi è sto Brodolini o Brandolini" alla sua redazione, almeno se ha ospite un Ministro ex sindacalista nella cui biografia appare il nome di Brodolini. Brunetta è odioso e non è mia intenzione difenderlo, ma nel frangente specifico la Bignardi ha mostrato un'ignoranza e una superficialità inammissibili per una giornalista e conduttrice televisiva seria.
RispondiEliminafrancamente come cittadino sono molto più preoccupato di una classe politica come quella di Brunetta che da una giornalista che sbaglia il nome di Brodolini.errore per il quale Brunetta deve ringraziarla, altrimenti il ministro ne sarebbe uscito veramente male.Che dire allora del nostro Presidente del Consiglio che ha definito Margherita Hack una astrologa? per non parlare delle sue numerose gaf?
RispondiEliminaMaurizio
sds
RispondiEliminaun giornalista che ha l'ambizione d'incalzare i suoi ospiti (ambizione encomiabile) non deve assolutamente farsi cogliere impreparato. non c'è molto altro da aggiungere.
RispondiEliminaleggere qui:
www.tvblog.it/post/13755/lantipatico-brunetta-smaschera-la-faciloneria-della-bignardi/
Siamo un popolo di mestieranti, l'impreparazione e la superficialità regnano sovrani. Se citi un nome o un riferimento devi essere preparato. Comunque la trasmissione è stata divertente... e non è poco.
RispondiEliminaAntonio Cotoni