25 marzo 2013

Scemo di guerra

"Scemo di guerra", questa espressione non vi sarà nuova.
Fare gli "scemi", i matti, era uno dei metodi più efficaci per non farsi prendere al militare.
Pare che uno dei primi a usare questo trucco fu Ulisse, ma venne smascherato. L'affetto per suo figlio Telemaco, lo tradì.

Ma a volte la follia non si manifesta prima, ma durante la guerra!

Nostalgico della giovane mogliettina, il comandate maggiore Bellucci chiede di ritornare in Patria e lascia gli uomini in balia del folle comandante Pilli (Coluche).
Nonostante tutto quello che combinerà, il sottotenente medico Lupi (Beppe Grillo) non smetterà di guardare Pilli con curiosità, simpatia e tenerezza.

Film ispirato al diario di guerra "Il deserto della Libia" di Mario Tobino. Regia di Dino Risi, nel cast Claudio Bisio, Fabio Testi, Guido Nicheli, l'attore francese Coluche e protagonista assoluto Beppe Grillo.

Prima di lasciarci nel 2008, Dino Risi ha avuto il tempo di cogliere i cambiamenti in atto, e commentò così:
"Grillo è più attore adesso che quando girava film. Non crede affatto a ciò che dice e scrive quotidianamente nel blog! Grillo capì proprio durante le riprese del mio film che recitare non era pane per i suoi denti. E Coluche forse gli ispirò la strada alternativa: fare il capopopolo."

Chi era Coluche?
Un popolarissimo comico francese che nel 1981 (quattro anni prima di girare "Scemo di guerra")  aveva osato candidarsi alle elezioni presidenziali francesi.
Disse:«Mi rivolgo a quelli che hanno votato trent’anni a sinistra per niente. Perché, purtroppo, la sinistra non ha fatto nulla. Sono uno di quelli che avevano riposto molte speranze nella sinistra… Parlo anche a coloro che hanno votato la destra trent’anni per niente. Mi sapete citare una promessa mantenuta? Per trent’anni hanno votato per persone competenti e intelligenti che li prendevano per imbecilli. Oggi io propongo loro di votare per un imbecille. Per me. Di solito, votavano per niente. Scegliendo Coluche voteranno per uno che non è niente, se non un astensionista di professione».

E questo fu il suo manifesto elettorale:
 

Non riconoscete nello stile di Coluche qualcosa di familiare?
Coluche, alla fine, rinunciò, pressato dalle continue minacce di morte, e appoggiò il socialista François Mitterrand che vinse le elezioni.
Sarebbe stato interessante sentire l'opinione di Coluche su Grillo, ma ahimè il comico morì in un incidente in moto nel 1986.

3 COMMENTI:

  1. Dino Risi aveva l'occhio lungo!
    Non sapevo delle ambizioni presidenziali di Coluche (che comunque capiva che il bel gioco dura poco) e ti ringrazio di avercelo fatto notare

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  2. Coluche sì che era un comico serio (nel senso buono dell'aggettivo, almeno per un comico). Peccato per il camion.

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  3. Vedi che Internet serve a qualcosa? Vedi che i colleghi aiutano a ricordare il passato di personaggi "duri e puri"? E non parliamo di Casaleggio...

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