03 ottobre 2024

Joker: Folie à Deux

Ancora una volta abbiamo a che fare con un sequel. Sì, stavolta, la visione del primo film è fondamentale. Perché in questo secondo lungometraggio seguiamo il processo ad Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) per i cinque omicidi (in realtà sei) commessi nel primo film ("Joker" del 2019).

Il processo verte su questo dilemma: Arthur, quando diventa Joker, recita (e quindi è pienamente consapevole) o davvero c'è una seconda personalità, un'ombra oscura (come sembra suggerire il cartone animato all'inizio del film) che si impossessa di lui? Rendendolo dunque inconsapevole del male che fa e triste prigioniero di una forza oscura?

Altro grande tema, già sviluppato nel primo film: nasciamo cattivi o è la società che ci rende tali? In entrambi i film, si punta sulla seconda ipotesi. Un mondo in cui la bontà non è apprezzata, dove i gesti gentili sono rari e gli abusi e le violenze sono all'ordine del giorno; dove non c'è giustizia; dove non c'è amore ma solo solitudine e abbandono, la frustrazione cresce nutrendo una rabbia che azzittisce la morale e libera la parte più mostruosa. 
Al banco degli imputati non dovrebbe esserci solo un uomo, ma anche la società che non gli ha dato nulla, nemmeno una possibilità di salvezza quando l'hanno catturato.
Non è finito in una struttura idonea per curare i suoi disturbi psichici ma in uno squallido manicomio. Incredibile come riesca a sopravvivere a tutti gli abusi e i pestaggi che subisce da parte delle guardie.

Arthur diventa violento a causa della sua pazzia, e le guardie, che giustificazione hanno per tutto il male che fanno? Un male scelto, meditato, organizzato. 

A ridare vita a un uomo che si stava spegnendo vessato dalla prigionia è l'amore.
Arthur conosce Lee (Lady Gaga) e ritrova la voglia di vivere e di lottare. 
Ma c'è un problema. Lei è più matta di lui. Lei non vuole salvare l'uomo, il buon Arthur, lei vuole liberare il mostro, vuole Joker al 100%.
Insomma, non è un amore sincero. Ama il "vip", il noto Joker, non Arthur.

Un film crudo, interpretato magistralmente, i numeri musicali non gli conferiscono nemmeno per un attimo la leggerezza di un musical, c'è sempre un'ombra di disperazione e malinconia, ogni canzone è un sogno impossibile.

Avrei qualcosa da dire anche sul finale... che fa crollare tutto e ti fa uscire dal cinema deluso e in silenzio.
Posso dire?
Si tratta di un super spoiler, a voi la scelta se leggere ancora o chiuderla qui.

.....

..... Pensateci bene.

....

.... Io lo dico!

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Super spoiler: due film, sperando di scoprire la vera storia, la genesi del Joker acerrimo nemico di Batman... e invece no! Non è lui. Però lascia un erede, non un discendente di sangue, ma in qualche modo ha comunque origine dal suo sangue.


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