04 ottobre 2013

Rush

Cosa sapevo di Niki Lauda prima di vedere "Rush"?
Ben poco. Il suo nome e che era un pilota di Formula1.

Non sapevo che fosse stato anche uno scaltro meccanico capace di rendere più veloci le sue auto da corsa.
Non avevo un'idea precisa dell'incidente e di come fosse miracolosamente sopravvissuto perdendo un orecchio e la pelle di metà viso.
Ignoravo totalmente James Hunt l'amico-rivale che ha dato brio a molte gare di Lauda.
Non avevo mai collegato Niki Lauda alla Lauda Air! Quando ha chiuso con le auto è passato agli aerei!

Niki Lauda un tipo intelligente e tenace come pochi.
Cosa avrà pensato del film?
"Incredibile. Io, personalmente, mai visto qualcosa di così reale sul nostro sport."
Il regista Ron Howard può tirare un sospiro di sollievo!
Lauda è contento anche di Daniel Brühl, l'attore che lo impersona sul grande schermo.
Io sono contentissima di Chris Hemsworth (James Hunt nel film) sempre più bello e bravo.

"Rush" è un buon film che consacra alla leggenda gli eroi moderni Niki Lauda e James Hunt.
Piloti che sfidavano la morte ad ogni corsa...

“Se confronti quella pista (era ed è lunga 23 km, stretta, con sali e scendi ovunque) e quella su cui si corre adesso (8 km, semplice e con ampie vie di fuga), sai bene cosa intenda… Ecco. Quelli erano i rischi che dovevamo affrontare noi, questi sono invece i pericoli con cui devono convivere i piloti di adesso. Questa è la F1 di oggi. Uno sport dove ci si può anche toccare, fare a ruotate, combinare quel che si vuole in pista e non succede praticamente nulla. Era proprio l’approccio a questo sport ad essere diverso. Anche oggi può accadere l’imprevisto in pista, ma noi convivevamo ad ogni Gp con l’eventualità di farci male e ammazzarci. Noi salivamo in macchina con quest’idea ben chiara in testa. I piloti di oggi no. Con i progressi fatti dalla sicurezza non c’è più bisogno di correre con questo chiodo in testa. E allora cambia tutto. E’ per questo che caratterialmente è impossibile che un pilota moderno sia simile a me o a James."

Lauda ricorda ancora molto bene tutto quello che ha dovuto passare per tornare in pista e anche dopo non è stato facile con il suo volto sfigurato.

"Quando, dopo l’incidente, sono nuovamente uscito in pubblico, la gente mi guardava scioccata e questo mi turbava. Pensavo che fossero scortesi a non cercare di nascondere le loro emozioni negative di fronte al mio aspetto. Ma quando ho visto il film, mi sono messo nei panni degli altri e ho capito il punto di vista della gente che mi vedeva e questo mi ha aiutato a capire perché gli altri restavano sconvolti". 
"In quel momento ho accettato il mio aspetto. Non ci pensavo, semplicemente andavo avanti… Ma mia moglie è svenuta quando mi ha visto per la prima volta, così mi sono reso conto che non facevo senz’altro una bella impressione. Mi sono chiesto: ma sono davvero così terribile? Ora, invecchiando, le cicatrici si confondono con le rughe e... beh, ci si fa l’abitudine".

Niki Lauda e James Hunt

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