17 maggio 2013

Una botta di vita

Dopo un po' di film pesantini... "Una botta di vita"!
In realtà, anche questo film non è proprio il massimo dell'allegria!

La figlia di Elvio è partita con la sua famiglia per la Grecia e ha lasciato l'anziano padre a casa a far "da cane da guardia".
Elvio una sera conosce Giuseppe, un coetaneo molto sensibile al fascino femminile.
I due decidono, alla faccia di chi li ha lasciati, di fare una gita insieme. Una botta di vita, per non passare da soli a casa il Ferragosto.
Tra disguidi, nuove opportunità e donne, quella che doveva essere un piccola uscita a Bordighera diventa un viaggio che li porta in Costa Azzurra. Un posto in cui Elvio non voleva assolutamente arrivare, temendo di dover riaffrontare un passato mai dimenticato.
Elvio e Giuseppe, sono totalmente diversi, si sopportano appena, ma dopo averne passate tante insieme non potranno che scoprirsi amici.

Elvio Battistini è Alberto Sordi, Giuseppe Mondardini è Bernard Blier. Regia Enrico Oldoini. Anno 1988.

L'avventura dei due è misurata e credibile. L'età e il doloroso peso del passato non permettono a Elvio e Giuseppe di godersi fino in fondo questo viaggio. Covano troppe delusioni. Soprattutto Elvio mostra una diffidenza nei confronti delle donne che è quasi misoginia. Inoltre, inizialmente, la loro è un'amicizia arrangiata, disperata, tanto per non restare soli. Si danno del lei e si chiamano per cognome.
L'infelicità dei due protagonisti si sente e non è del tutto risolta nel lieto fine.


G.: I viaggi sono belli solo nei ricordi, perché tutto sembra bello nei ricordi.
E.: Allora accosta e fai riposare a machina, perché se si fonde er motore sai quante risate che ce facciamo l'anno prossimo quanno ce lo ricordamo?!



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