Il principe abusivo

La nonna era una specie di Grace Kelly, la mamma una Lady Diana... e la giovane Letizia? Sebbene sia graziosa e ingenua come una principessa Disney, non riesce a conquistare l'affetto del popolo.
Senza fama, i finanziamenti per le sue opere benefiche scarseggiano, e la cosa la turba molto.
Il ciambellano di corte le suggerisce il metodo "La bella e la bestia".
In pratica la principessa dovrà frequentare un povero cafone, insieme formeranno una coppia talmente strana che attireranno l'attenzione dei media. Ed ecco servita su un piatto d'argento la desiderata popolarità!
Il prescelto è il disoccupato napoletano Antonio De Biase.

Ovviamente ci sarà il lieto fine, però...

Non vedo motivi per cui la principessa (Sarah Felberbaum) debba innamorarsi di Antonio (Alessandro Siani). Per carità, carino, simpatico, ma questa è una favola? E allora manca un grande momento, un grande gesto con cui il cafone possa dimostrare il suo valore. (Vedi "Innamorato pazzo"!)
Non c'è chimica tra i due. Antonio vive a scrocco (con i suoi amici/parenti!) nel castello di lei, non la vede mai (la stessa principessa se ne lamenta), quando decide di farsi vivo propone le solite ovvietà...

Il problema è che Antonio, invece di occuparsi della principessa, perde tempo con il ciambellano (Christian De Sica) per trasformarlo in un ruspante cafone che possa far breccia nel cuore della cugina Jessica (Serena Autieri).
Tanti consigli e alla fine il ciambellano la conquista con il tip-tap, che non mi sembra sia il ballo preferito dai cafoni!
Questa love story in più, tra il ciambellano e la cugina di De Biase, toglie respiro alla storia d'amore principale. Era da evitare.

Non capisco perché De Sica si sia prestato per due film simili a distanza di breve tempo, insomma, anche in "Colpi di fulmine" (Dicembre 2012) il secondo episodio con Lillo e Greg vede un ambasciatore trasformarsi in coatto per piacere a una pescivendola, che poi a sua volta cercherà di raffinarsi...

L'elenco dei film in cui "si cambia per amore" sta diventando troppo lungo, basta, inventate altro!