Scordate la tenera (soprattutto per i denti del lupo!) bambina che saltellando porta un cestino pieno di vivande alla nonna.
In questo film Cappuccetto è una gnocca a cui piacciono i cattivi ragazzi. Quelli belli e maledetti che scombussolano gli ormoni ma non sono graditi ai genitori. Infatti i genitori di Cappuccetto la vogliono sposata con un ragazzo bello, buono e ricco. E non è solo un'ipotesi, le hanno trovato uno così!!
Oltre al triangolo amoroso, Cappuccetto ha problemi con un lupo mannaro. Il mostro, che terrorizza da anni il villaggio, si dice pronto a lasciare in pace gli abitanti se Cappuccetto va via con lui.
A questo punto nasce il dilemma: chi è la bestia?
A - La nonna. Colei che nella favola originale finisce per prima nello stomaco del lupo, qui è scaltra come una faina e ogni volta che appare fa prendere un colpo alla nipotina.
B- Il boscaiolo innamorato. Si conoscono da bambini, ma si può davvero conoscere qualcuno?
C- Il fidanzato ufficiale, scelto dalla famiglia, è perfetto…troppo, dov’è la fregatura?
D- Padre Solomon, solito vecchio che allunga un po’ troppo le mani. Chissà come mai più si professano super credenti più sono maniaci.
E- Un tizio, una inutile figura che sta sempre in mezzo ai piedi, dovrà pur avere un motivo! (A parte il fatto che è Lukas Haas un caro amico di Di Caprio, uno dei produttori del film)
Il lupo mannaro potrebbe essere chiunque! Uno/a dagli occhi marroni. Questo è l'unico indizio. Peccato che nel villaggio, a parte Cappuccetto, hanno tutti gli occhi marroni!!
Pensavo peggio. Da vedere senza grandi pretese. Ricorda molto "Twilight", in fondo la regista è la stessa (Catherine Hardwicke) e anche la voglia di fare incassi attirando il pubblico adolescente.
Il grande pregio di questo film è che dura poco (98minuti), o forse dovrei dire il giusto.
Sicuramente meglio di "Biancaneve e il cacciatore", ma ne parleremo domani.
11 settembre 2012
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