I Reali Inglesi portano bene…agli attori!
Helen Mirren interpreta “The Queen” e vince l’Oscar.
Colin Firth interpreta il padre della Regina Elisabetta, e bang! Altro Oscar.
Oltre all'attore protagonista, su 12 nomination, "Il discorso del Re" ha conquistato l'Oscar per miglior film, migliore regia e migliore sceneggiatura originale.
La trama è tutta riassunta già nel titolo: "Il discorso del Re".
Nonostante la sua balbuzie, a furia di esercizi e prove, riuscirà a tenere un discorso e a farlo da Re.
È così importante che riesca a parlare, che il significato delle sue parole e il contesto socio-politico cadono miseramente in secondo piano.
Il Paese entra in guerra, e il vero dramma del Re è riuscire a leggere senza balbettare. Ci riesce e tutti esultano come se la guerra fosse già vinta e finita.
La scelta degli attori è stata ottima, buono il livello tecnico, ma la trama purtroppo è quella che è. Non ci sono colpi di scena.
È talmente scontato che il nostro protagonista diventerà Re, che nemmeno l'abdicazione del fratello suscita particolare emozione.
Pensare che fu il primo vero gossip sui Reali Inglesi!
Alla morte di Giorgio V salì al trono Edoardo VIII. Ma Edoardo aveva un debole per le donne sposate. Quando conobbe Wallis Simpson, divorziata e sposata una seconda volta, se ne innamorò perdutamente. Ma in quanto Re e capo della Chiesa d'Inghilterra, non poteva governare con una pluridivorziata accanto. Decise di abdicare a favore del fratello Albert che divenne Re con il nome di Giorgio VI.
Ci pensate? Edoardo ha abbandonato il popolo Inglese per una donna! Buttando ogni responsabilità sulle spalle del fratello minore già molto fragile e cagionevole di salute. Giorgio VI ha regnato dal 1936 al 1952. Dopo di lui, la figlia, la Regina Elisabetta. God save the Queen!
Il resto lo sapete, inutile che stia qui a spiegarvi di Carlo e Camilla...giusto?
Nella foto: Re Giorgio VI, la Regina Madre(lady Elizabeth Bowes-Lyon), le principesse Elisabetta e Margaret.
Per chi vive un disagio o una difficoltà vedere questo film può essere di stimolo, anche se non si è perfetti si può sempre migliorare e affrontare le difficoltà della vita.
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