Al Tribunale di Milano stamattina ha fatto il suo ingresso da star George Clooney.
Questa storia va avanti dal 2005, certa gente, fruttando il suo nome, ha tentato di promuovere una linea di abbigliamento.
Finalmente รจ venuto il momento in cui il divo non ha potuto fare a meno di recarsi in tribunale per testimoniare.
George Clooney ha vissuto questa giornata come una premiere di un suo film.
Come era bello! Cosรฌ ti vogliamo George! Elegante e senza scroccone al seguito!
Sorride, saluta, firma autografi.
Poi entra nell'aula 4. Fuori restano le sue ammiratrici, una decina di coraggiose che hanno sfidato l'afa di Milano pur di vederlo.
George inforca gli occhiali piรน volte, controlla i documenti e dice che sono falsi, quella firma non รจ sua.
Guarda le foto, e dice che sono fotomontaggi, lui non fuma, non possiede quell'orologio e non porta pantaloni alla pinocchietto. E fai bene, George, accorciano la gamba, non donano quasi a nessuno...
Poi gli chiedono di elencare tutti i marchi di cui รจ stato testimonial, appena nomina "Martini" a molti scappa una risatina ricordando gli spot, Clooney da attore consumato non resiste, si rivolge al pubblico "Ok, potete anche ridere".
Nonostante la serietร della situazione, qualche battuta qua e lร non รจ mancata. Ma giร le occhiate di Clooney agli avvocati dopo certe domande erano imperdibili.
A parte qualche "Sรฌรฌรฌรฌ" scocciato a domande come "A lei piace andare in Harley Davidson?", Clooney ha risposto in inglese avvalendosi di una interprete.
Inutile dire che interprete, avvocati, giudice e chi piรน ne ha piรน ne metta, quest'oggi hanno vissuto un po' di celebritร per luce riflessa.
Ah, se invece dell'avvocato ci fosse stato Signorini!!
Chissร quali altre domande interessanti sarebbero venute fuori oltre a...
"Lei ha mai avuto una relazione con una donna di nome Mara?"
"E' vero che lei vuole candidarsi per una carica elettiva negli Stati Uniti?"
"Chi si occupa della manutenzione della sua villa a Laglio?"
16 luglio 2010
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