23 febbraio 2010

Crediamo a Bertolaso?

Ieri sera, a "Porta a Porta", Guido Bertolaso, capo del dipartimento della Protezione Civile, indagato per corruzione in relazione all’assegnazione di alcuni appalti, si è difeso dalle accuse.

Non era presente in studio, ma in collegamento.
Aspetto serio, compito, camicia e felpa blu con il logo della Protezione Civile. Alle sue spalle uomini e donne della Protezione Civile e due aerei.
Questa intervista sembrava un blocco inopportuno del suo lavoro, disturbato addirittura sul posto di lavoro.
Tutto ciò rendeva più forte l'idea che Guido Bertolaso, prima di essere un uomo con vizi e debolezze, è un serio lavoratore devoto al suo Paese.
Questa era la sensazione solo nel guardarlo.
Inquadratura evidentemente super studiata, ma convincente.

Come convincenti sono state anche le sue parole, chiare e precise.

Secondo le intercettazioni, Bertolaso si è lasciato corrompere da festini a luci rosse ed escort che incontrava con la scusa della fisioterapia.
«La signora Francesca (spacciata per escort) ha chiarito lei stessa: è una massaggiatrice fisioterapista con una decina di diplomi ed è così chiarito ogni equivoco. Quanto a Monica (presunta escort brasiliana), io avevo chiesto di poter fare un massaggio con Francesca e mi sono ritrovato con quest’altra massaggiatrice. Non indossava alcun bikini (come si sente dire nelle intercettazioni) e io l’ho trovata nel tradizionale camice bianco. Lei stessa ha poi spiegato che non è successo nulla».

Quindi, a detta di Bertolaso non c'è nulla di vero. Allora perché tutte queste chiacchiere?
«Forse perché io sono rigoroso e severo. Ad alcuni imprenditori do del tu, ma quando lavoro con i soldi degli italiani non scherzo e non guardo in faccia nessuno. Forse alcuni hanno cercato di compiacermi, ma non ci sono riusciti. Vorrei aggiungere che io sono costantemente accompagnato da una scorta formata da due ispettori di polizia che non mi abbandonano un solo istante. E da loro certo non mi sarei fatto trovare in situazioni scabrose».

Insomma l'imbroglio è nei suoi confronti, non nelle gare d'appalto della Protezione Civile:
«Tutte le gare che sono state bandite dalla Protezione Civile sono gare a evidenza pubblica, secondo le norme previste dalla legge. In talune circostanze per motivi di urgenza vengono solo ridotti i tempi di svolgimento delle gare stesse. Anche all’Aquila, tanto per fare un esempio, abbiamo svolto centinaia di gare a rilevanza europea e in molte situazioni è stato lo stesso prefetto dell’Aquila ad aprire le buste davanti al pubblico. Accusarmi di avere violato la legge in materia di appalti è una delle più grandi offese che può essere fatta al mio rigore, alla mia severità e alla mia coerenza».

Che facciamo? Gli crediamo?

Qui per vedere la puntata di "Porta a Porta".
Da notare, ad inizio puntata, la vendetta di Vespa contro Santoro.
Vendetta che, secondo me, non coglie il segno.

1 COMMENTI:

  1. Pochi minuti fa c'era di nuovo lui in tv, per il petrolio nel Lambro. Mi chiedo non se devo credergli, ma se dobbiamo ancora fidarci di lui nel ruolo di capo della Protezione civile. E' lo stesso atteggiamento che ho nei confronti di Berlusconi.

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