26 novembre 2007

La Situazione Di Mia Sorella Non è Buona

Adriano Celentano ha pubblicato un nuovo album, "Dormi amore la situazione non è buona", ed avrà pensato: invece di girare tutti i programmi televisivi per promuoverlo come fanno gli altri, perchè non occupare direttamente un' ora e mezza della prima serata di Raiuno?
Lui è Celentano, può permetterselo.
Credo sia il primo caso di "spazio pubblicitario" in cui chi vuole vendere non paga nessuna spesa ma al contrario viene sonoramente ricompensato.
Ma anche in questo caso, la risposta è la stessa: lui è Celentano, può permetterselo.

Sigla: fra tuoni, lampi e fulmini, un donna si libera di ogni indumento, ed appena quelli toccano il suolo vanno in fiamme. Che vuol dire? E lo chiedete proprio a me?!

Appare Celentano, dietro di lui c'è Mogol! Ed accanto Gianni Bella.
I tre recitano una delle loro normali discussioni durante la lavorazione del disco, Celentano con questo suo nuovo show, ci ha invitato tutti ad osservarlo all'opera nella sua sala di incisione (o meglio in una sala facs-simile!).
Un posto strano, dove regnano eccellenti musicisti come Stefando Di Battista, il maestro Fio, Ludovico Einaudi, illustri collaboratori e colleghi (oltre Bella e Mogol) come Carmen Consoli e Tricarico e passano curiose figure, Cornacchione, Laura Chiatti, Max Pisu e Fabio Fazio, ribattezzato da Adriano Fabioz, che lo incalza con mille domande come se fosse una puntata del suo "Che tempo che fa".

Spiamo il cast anche in bagno, mentre si raccontano una improbabile barzeletta natalizia.
Babbo Natale disperato trova le sue renne tutte capovolte! Vive, ma capovolte!
Corre in farmacia, il farmacista di turno visita le renne, e da loro una medicina miracolosa che le guarisce all'istante! Subito le renne si voltano e tornano a mantenersi sulle zampe. Babbo Natale è felicissimo, chiede al farmacista come ha fatto, e lui "Semplice, ho dato loro il Voltaren, VOLTA-REN."


Abbiamo ascoltato: "Hai bucato la mia vita", "Anna Magnani", "La situazione non è buona".


Dal cantante-predicatore non potevano mancare delle opinioni su...

- No al nuclerare:
"Casini è uno dei più belli fra i politici, però ha ricominciato a parlare del nucleare, e da qualche parte ho letto che anche D'Alema non sarebbe contrario. Per non dire di Berlusconi e di tutta la destra che insistono pesantemente su un ritorno al nucleare. Dicono che le centrali nucleari oggi sarebbero più sicure, io non ho dubbi che si siano fatti dei passi avanti in quel senso ma il pericolo non è la funzionalità delle centrali nucleari, il pericolo sono le scorie, che non si sa dove metterle: per smaltire la loro radioattività ci vogliono 25mila anni. Chi mi assicura che la sicurezza delle centrali nucleari non vada ad intaccare le falde acquifere. Ma loro, i politici, dicono che lo fanno perchè dicono che vogliono migliorare la qualità della vita. Sono certo che la migliorano, ma per quanto tempo?. Ecco loro è su questo che giocano, sul tempo. In campagna elettorale si affannano ad annunciare le cose buone da fare per il Paese, ed ecco al lista dei dolci avvelenati. Quindi le città sarebbero più illuminate, il debito pubblico diminuirebbe perchè si farebbe a meno di comprare l'energia dalla Francia e dalla Germania e quindi il cittadino verrebbe ingannato da un'illuminazione al di fuori dalla propria vita mentre nel suo didentro aumenterebbe il buio del cancro".

- Prodi:
"I politici hanno fretta, e quindi devono dimostrare in fretta, altrimenti si perdono i voti...e nasce il sospetto che forse Prodi sia sulla strada giusta: lui fa solo promesse che si possono realizzare. Ma il Paese non gradisce, preferisce vivere meno..".

- Milano:
"...perchè qualche deficiente identifica il progresso con l'altezza dei grattacieli".

- Reporter:
Al telefono con Milena Gabanelli, Celentano dichiara la sua ammirazione per il lavoro della giornalista, però anche un certo rammarico perchè Reporter, un programma che pur fa rivelazioni forti sulla nostra società basate su solide prove non ottiene mai dai media un appoggio abbastanza forte per scuotere la situazione.

- Berlusconi:
"Silvio, se vuoi veramente voltare pagina, devi fare una rivoluzione dentro di te, dare un segnale concreto, che da oggi non sei più quello di ieri, perchè da oggi ricominciamo a guardarci negli occhi. Se non farai questa rivoluzione, il tuo partito invecchierà quando meno te lo aspetti".

- Ultrà/Ultra:
"Seppellite le vostre spranghe che utilizzate per colpire la polizia negli stadi, seppellite quegli oggetti di violenza che caratterizzano la vostra identità. Dovreste andare negli stadi a viso scoperto, e con sulla maglietta scritto il vostro simbolo: la parola ultra, ma senza l'accento, così che si sappia quale impulso date"

"Così che da "ultrà" (con l'accento) si arrivi ad essere "ultra" (senza accento), così che "come dal fango nasce il fior di loto, il fiore più bello, altrettanto si può dire di questi giovani". Se lo farete, costringerete il potere a piegarsi ai vostri ideali, cioè l'amore per il bello, l'uguaglianza. E obblighereste i Comuni a non scrivere con il cemento le brutture dei loro animi.
Obblighereste il ministro Mastella a dire 'ho sbagliato a togliere a quel magistrato l'inchiesta su di me, lo rimetto al suo postò".





Sempre grande Celentano, però sono molto contenta che questa specie di film documentario sia durato una sola puntata finita alle 10:30.

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