13 dicembre 2016

Non c'è più religione

In un piccolissimo paesino su un'isola del Mediterraneo, gli abitanti sono pronti a organizzare come ogni anno il tradizionale presepe vivente.
C'è un problema: non hanno un bambino che possa interpretare il Messia. L'ultimo nato è ormai un adolescente con diversi chili di troppo, baffetti e brufoli.
Sono costretti a chiedere un neonato alla comunità musulmana dell'isola.
Tra i musulmani, il sindaco (Claudio Bisio) e Suor Marta (Angela Finocchiaro) ritrovano un loro vecchio amico (Alessandro Gassmann), che si è convertito e si fa chiamare Bilal.
Bilal può prestare suo figlio per il presepe, ma, per vendicarsi di un tradimento del passato, pone ai due amici dei paletti. Vuole che sua moglie interpreti la Madonna, obbliga gli abitanti al ramadan... e pretende che la chiesa del paese passi alla sua comunità.

Il sindaco è costretto a tacere e incassare tutti i colpi bassi dell'amico pur di avere un Gesù bambino. Il risultato finale sarà un assurdo presepe multireligioso.

Attori bravi, ma film poco incisivo e meno divertente del previsto.

Contaminare le proprie tradizioni con altre, non significa rispettarle. Si finisce solo per creare una nuova tradizione, che non è più né cristiana né musulmana né di qualsiasi altra religione già esistente.

Siamo sotto Natale, ci sono tanti presepi nella piazze delle città italiane, e non mancano mai notizie di furti o scempi vari. Seguite la vostra fede, e lasciate che gli altri seguano la loro. Qui nessuno è il detentore della verità assoluta.



1 COMMENTI:

  1. Concordo. Film poco divertente, nonostante la bravura della Finocchiaro e (in una parte di contorno) di Herlitzka
    Il problema della convivenza tra culture è serissimo e qui è venuta fuori solo una farsa

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