03 aprile 2013

The Wrestler


Quando succede qualcosa di brutto, non possiamo fare a meno di chiederci perché.
Non possiamo accettare il male, anche per l'evento più spiacevole siamo sicuri che ci sarà un lato positivo, una buona ragione, una seconda possibilità.

Questi pensieri toccano anche il wrestler Randy "The Ram" Robinson che, sopravvissuto a un infarto, fa i conti con la sua vita.
Si è scoperto solo, solissimo in quel letto d'ospedale.
Se riuscisse ad avere una relazione stabile con una donna?
Buona idea, in teoria. Ma la sua prescelta è una spogliarellista, madre di un bambino, troppo delusa dagli uomini per riuscire a fidarsi ancora.
Recuperare il rapporto con la figlia?
Sarebbe l'ideale. Ci prova, ci riesce, ma finisce per farla soffrire ancora, e prima del previsto.

Un evento spiacevole può darci uno scossone, ma per cambiare in meglio ci vuole tenacia, volontà e tanta fortuna nell'incontrare le occasioni e le persone giuste.

Randy, "vecchio pezzo di carne maciullata", non può salvarsi da solo. Non vede alternative. Torna sul ring.

Un film di discreto successo del 2008.
Mickey Rourke impressiona. Un po' per come si è ridotto, tra alcool, droghe e bisturi, sembra impossibile che sia lui lo stesso attore di "Nove settimane e mezzo". E un po' per la sua interpretazione, sembra essersi lasciato catturare totalmente dal suo personaggio.
O forse è il personaggio ad aver ereditato tutto il dolore, la depressione, la solitudine e lo smarrimento di Rourke?
Per la sua interpretazione vince nel 2009 il Golden Globe e sfiora l'Oscar come migliore attore.


2 COMMENTI:

  1. Credo che il problema del protagonista sia quello di essere diventato The Ram e aver dimenticato di essere Randy. E alle difficoltà delle vere relazioni finisce per preferire la realtà fasulla di uno squallido ring, che ha tutti i difetti che vuoi, ma almeno è prevedibile (io ti rompo la sedia in testa, poi tu mi lanci dalla scaletta).

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    Risposte
    1. Sì, anche questo è un tema del film. Il successo rischia di far vivere il "fortunato" (fino a che punto è tutto da vedere!) in una bolla.
      Ben detto, BlaBla! :)

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