28 marzo 2012

Posti in piedi in Paradiso

Ulisse (Carlo Verdone) vive di sogni e di passato. La sua carriera di produttore discografico è finita da tempo, così come il suo matrimonio. Costretto a vivere nel retro del suo negozio di vinili, decide di affidarsi a un agenzia immobiliare nella vana speranza di trovare un alloggio con un affitto ragionevole.

L’immobiliare Domenico (Marco Giallini) tra assegni di mantenimento per due ex e rispettivi figli, più il gioco d’azzardo, non ha dove vivere e disperatamente a caccia di denaro arrotonda come accompagnatore (o “battone” come lo ribattezza Ulisse).

Domenico fissa sia con Ulisse che con Fulvio l’appuntamento per vedere un appartamento (stesso giorno, stessa ora). È una prima occasione per conoscersi, il primo passo verso una convivenza a tre. Tre poveri uomini divorziati.

Anche Fulvio (Pierfrancesco Favino), infatti, non se la passa bene. Oltre all’amore di sua moglie ha visto la sua carriera di critico cinematografico crollare a picco. Il lavoro rende poco e le spese sono sempre più insostenibili.

Questi tre uomini, insieme, tenteranno di sopravvivere alla meno peggio, tra momenti di grande malinconia e altri più comici.

La consolazione è nel futuro, nei figli.
Non ci metterei la mano sul fuoco. Mamme e padri di ragazzi/e della mia età mi hanno confessato di vivere nell’angoscia perché temono che i figli non avranno un lavoro, non avranno una famiglia e nemmeno una pensione. Lo sento ripetere sempre più spesso.

Si riderà pure guardando “Posti in piedi in paradiso”, ma ne viene fuori un quadro desolante.
Uomini sempre più fragili e sconclusionati e donne che vanno dove il portafogli è più pesante.

Tranne lei, Gloria (Michaela Ramazzotti), dottoressa emotiva, pasticciona e capace, debole e risoluta, sexy e goffa. Un personaggio femminile molto carino.

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