12 maggio 2014

W.E.

W.E. sta per Wallis ed Edward.
Lei america, divorziata e nuovamente sposata. Lui inglese, principe del Galles erede al trono britannico.
Si incontrano ed è amore. Un amore che passerà alla storia, perché è sopravvissuto a difficoltà, delusioni e sacrifici.
Impossibile non prendere atto del sacrificio di Edward: rinuncia al regno per avere accanto la donna che ama.
Ma anche Wallis ha messo in gioco tutta se stessa.

Una volta sposati, furono costretti a vivere lontano dall'Inghilterra, schiacciati dalle critiche, senza figli, tutto ciò che avevano era il loro amore e dovevano difenderlo, doveva durare a tutti i costi per dimostrare al mondo che le malignità ricevute erano immeritate.

"W.E." è il secondo film da regista per Madonna. Film bellissimo esteticamente, come sfogliare una rivista di moda. Il racconto è affascinante e realistico. Non affronta "la storia d'amore del secolo" in modo sdolcinato, ma lascia emerge i lati oscuri, comuni un po' a tutte le relazioni.

Ma la vera furbata di Madonna è stata quella di non aver puntato su un biografico!
Per un biografico occorre uno studio maniacale, basta poco per rovinare tutto. Ma come scoprire l'assoluta verità su un personaggio storico? Spesso non la raccontano nemmeno loro stessi nelle loro biografie! Il rischio era alto. Quindi ottima la strategia di Madonna e del suo fidato amico e sceneggiatore Alek Keshishian di raccontarci Wallis ed Edward così come li sogna, li sente Wallis Winthrop, detta Wally.

Wally è un giovane donna, vive a New York ed è sposata con un uomo che la trascura. Nonostante sia uno psichiatra è del tutto incapace di comprendere e alleviare la frustrazione di Wally per non avere ancora dei figli. A Wally non resta che offuscare il presente sognando la vita di Wallis Simpson, personaggio con cui sente di avere molti punti in comune a partire dal nome. Non è un semplice caso di omonimia, sua madre e sua nonna erano state concorde nel chiamarla come la famosa Wallis Simpson nella speranza che anche la loro Wally potesse un giorno conquistare il cuore di un re.

Un film molto al femminile, delicato e onesto, sulle gioie, le aspettative, i dolori e la noia dei legami d'amore.

Peccato che sia stato sottovalutato alla sua uscita nelle sale, c'erano troppi pregiudizi nei confronti di Madonna come regista. L'unico premio di rilievo è un Golden Globe per la miglior canzone originale "Masterpiece" di Madonna.

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